Nell’ambito della propria attività è importante rispettare tutte le normative che consentono di operare nel rispetto della legge e nella massima sicurezza. Nel tema della logistica non si può trascurare l’aspetto della sicurezza e della manutenzione dei sistemi di stoccaggio, cioè delle scaffalature, nel rispetto della normativa sulle scaffalature.
A regolamentare questo aspetto è un quadro normativo abbastanza ricco (D. Lgs.81/08, D.M. 14 gennaio 2008, Circolare n.617/2009 del C.S.LL.PP., EN 1993-1-3:2006, UNI EN 15512:2009, UNI EN 15635:2009), che vede una particolare importanza della norma UNI EN 15635:2009.
Cosa si intende per scaffalature?
In genere si parla di scaffalature in locali commerciali, negozi e depositi della Grande Distribuzione Organizzata. Possiamo suddividerle in scaffalature leggere, medie, pesanti o molto pesanti, ma in ogni caso è necessario e importante rispettare la normativa che riguarda queste scaffalature per garantire la sicurezza di chi lavora. Spesso, infatti, queste strutture possono involontariamente essere danneggiate dalle attrezzature usate per la movimentazione, determinando una situazione di potenziale pericolo. È quindi prevista una ispezione tecnica annuale delle scaffalature.
In cosa consiste la certificazione?
A rispondere a questa domanda è l’Architetto Barbara Tè, guida e fondatrice della BM Engineering.
“Quando la BM Engineering è incaricata di un audit sulle scaffalature, la nostra prassi è quella di uscire in squadra e di controllare scrupolosamente ogni singolo scaffale. Ci sono una quantità di elementi da controllare – spiega Barbara Tè – ci sono ad esempio la verticalità dei montanti, l’appoggio a terra dello scaffale, eventuali danni da urto oppure anche il semplice posizionamento dei pallet sopra ogni singolo scaffale. Ognuno di questi aspetti deve risultare conforme alla normativa. Un esempio concreto? Spesso questi scaffali vengono smontati e ricollocati in un altro luogo; in questa operazione quasi sempre viene perso il cartello e lo scaffale ne risulta privo. Lo strutturista di BM Engineering si occupa quindi del calcolo strutturale per calibrare la portata della scaffalatura. A questo punto riproduciamo il cartello con tutti i disegni e le portate, lo plastifichiamo e lo consegniamo al cliente, che per essere in regola con la normativa dovrà collocarlo in bella vista sullo scaffale”.
Il percorso di BM Engineering secondo la normativa sulle scaffalature
Come si svolge un audit per le scaffalature eseguito da BM Engineering? Il primo passo è sempre un colloquio conoscitivo in cui il cliente può confrontarsi con tecnici, architetti e ingegneri specializzati per mettere le basi di una buona collaborazione. In questo primo step si analizza tramite un approccio multidisciplinare lo sviluppo di un piano manutentivo programmato e personalizzato.
Iter dell’audit, secondo la normativa sulle scaffalature
Si procede poi con:
- un sopralluogo per quantificare le scaffalature che dovranno essere oggetto di analisi per stilare un preventivo e definire una strategia di lavoro;
- la richiesta al cliente della documentazione tecnica di base necessaria per l’incarico. Se non fosse disponibile si potrà richiedere un accesso agli atti oppure effettuare un rilievo;
- un sopralluogo visivo dei rack, con eventuali rilievi e classificazione delle tipologie di scaffalature presenti;
- se il precedente sopralluogo ne ha evidenziato la necessità, si effettua un’analisi statica.
Quali sono le principali esigenze dei clienti?
“I nostri clienti spesso sono consapevoli dell’importanza della normativa sulle scaffalature e dei controlli annuali – spiega ancora Barbara Tè – ma altrettanto spesso ci accorgiamo che, pur essendo a norma, manca la formazione interna del personale. Capita infatti di vedere merci collocate male sugli scaffali perché i dipendenti non sono a conoscenza della normativa o perché non sono ben formati. Le scaffalature sono quindi a norma, ma si incorre comunque nel rischio di un crollo non a causa della scaffalatura, ma della merce accatastata male. La formazione interna, quindi spiegare ai propri dipendenti come accatastare e come posizionare le merci sugli scaffali, è assolutamente parte integrante dei nostri audit”.
Dopo questo iter il cliente avrà in mano un rapporto dettagliato della visita ispettiva che riporta non solo l’abaco delle varie tipologie di rack rilevate, ma anche le eventuali problematiche riscontrate, la classificazione delle anomalie in base all’entità del danno e le soluzioni da adottare. A questo punto si avranno tutti gli elementi per poter essere sicuri di lavorare in sicurezza per quanto riguarda le scaffalature.